Lettera ai Santandreani

Davide Maraffino
Via Stazione, 8
21020 Ternate (VA)

 

Ai miei carissimi Amici
Michele Andreone, Concita , Valentino
Ternate, 28 settembre 2018

Oggetto: Convegno Società Operaia

 

Cari Michele, Valentino e Concita,
con rammarico Vi scrivo scusandomi di non poter essere con Voi domenica 30 settembre per sopraggiunti ed inderogabili impegni
Avrei il piacere che questo mio scritto venga letto a chiusura dei lavori o come voi ritenete più opportuno. La lettura potrà essere effettuata da voi stessi o da una persona a me vicina.
Vorrei che questo mio scritto venga pubblicizzato e messo a conoscenza di tutto il paese che potrà trarre le opportune conclusioni.
Nel mio intervento i punti di cui avrei parlato sarebbero stati i seguenti:

 

Cittadinanza Onoraria

Ringrazio Voi tutti per l’onore che mi avete riservato appoggiandomi per la mia nomina e anche se è stata una iniziativa del Primo Cittadino e della Maggioranza, confermo che, se Voi non avreste accettato e fosse stato solo una iniziativa della maggioranza, l’avrei rifiutata.
Per questo incarico ci deve essere il consenso totale della comunità e voi l’avete appoggiata con un intervento commovente di cui ancora oggi sento la vibrazione emotiva.
Solo dopo 15 giorni dalla nomina, visti i buoni propositi e le difficoltà che incontravo per portare avanti gli impegni presi, se non fosse stato per Voi nelle persone di Michele, Valentino e Concita, avrei rimesso il mio mandato.
Non sono il tipo che demorde ma con la discesa in campo e non riuscendo a coinvolgere tutti i Sant’Andreani come avrei voluto risultava un battaglia persa in partenza.
Le liti – i dispetti – le calunnie, continuavano e mi sentivo strumentalizzato e demotivato ma con il vostro supporto ed il vostro appoggio con serate di discussioni, divergenze di opinioni ecc. mi avete convinto a continuare con le iniziative intraprese e a non mollare.
Così ho convocato una serata in Comune dove ho consegnato ai componenti Amministrativi di maggioranza e minoranza, penne e block notes per scrivere e comunicarmi per iscritto proposte, consigli, divergenze, suggerimenti, ecc.
Ho elencato 10 punti importanti da inserire come cardini basilari per gli investimenti miei personali che andavo a fare e quelli di tanti altri che sono pronti a rilanciare il Nostro Paese.
A tutt’oggi .. non ho avuto alcuna risposta , né scritta né verbale .
L’unico problema a cui tutti tenevano era ed è l’assunzione di più persone del paese, poi, se questi ragazzi entravano in proprietà private a fare pulizia della sola immondizia (immondizia intesa come bottiglie di vetro, gomme di macchine, bottiglie di plastica, ecc.) e sterpaglie, e se il legittimo proprietario ..minacciava…denunciava , male parole verso coloro che lavoravano…quello era un problema di Maraffino Davide.
Di quanto sopra ve ne do atto solo oggi ma sono tre anni che avvengono queste situazioni e seppur, tutti sapessero di questi comportamenti— ho continuato imperterrito a proseguire nei miei progetti e la mia lotta contro i mulini a vento.

ECCO I 10 PUNTI
1 – Pulizia della La fonte del Mulino e la zona del Seminario
2 – Pulizia di tutto il paese compreso circonvallazione per un raggio di 500 mt.
3 – Zona Cimitero — smaltire l’eternit e preparare progetto parco giochi, ubicazione giostre con annessi servizi igienici. Questo progetto era per alleggerire la Puzza Aldo Moro ed evitare di distruggerla con le giostre o quant’altro.
4 – Piazza Aldo Moro — luogo di gioco delle nostre creature — metterla in sicurezza, provvedere alla manutenzione e tinteggiatura di tutto ciò che era ruggine e in seguito ad una manutenzione totale straordinaria.
5 – Cablaggi illuminazione pubblica – allestimento video sorveglianza su tutte le vie di accesso del paese — fibra ottica — internet da farsi fino alla zona industriale compreso passeggiata e tutta la circonvallazione nord/sud.
6 – Pulizia zona campo sportivo —smaltimento eternit a carico della mia azienda e anche di tutti gli eternit privati del centro storico con il ripristino dei vecchi ermici.
Per il ripristino chiedevo un piccolo contributo da parte dei privati, da assolvere anche ratealmente valutando le possibilità del privato.
7 –  Boy scout — definire due /tre zone.
8 – Pulizia torrente Arso e progetto per pista ciclabile, del passeggio con piantumazione alberi e fiori e la suddivisione del territorio in quattro zone per provvedere e gestire la pulizia.
9 – Suddivisione del paese e terreni limitrofi.
10 – CARTA DEI VALORI .
ln questi tre anni, i progetti sopracitati sono stati portai avanti in alcune parti dal sottoscritto con molte difficoltà oggettive e con enormi costi da me sostenuti (risorse umane, panchine, portarifiuti, posacenere in pietra lavorata, fiori, biciclette ornamentali ecc. ecc).
Dato che ne sono l’artefice ed il promotore, ciò che mi preoccupava, non era il tempo che passava, ma la grande responsabilità per ciò che andavo a costruire.
Non ho utilizzato per questo questi lavori dei professionisti o aziende specializzate, ma ho assunto ragazzi del nostro paese che non avevano mai lavorato e che non avevano nessuna esperienza lavorativa.
Avrei desiderato e immaginato che, facendo questo, il paese di Sant’Andrea rispondesse in modo positivo a questo con coinvolgimento ed iniziativa e speravo di trovare un supporto per i punti rimasti aperti e non realizzati.
Tenete presente che se, con i fondi che ho impiegato per le assunzioni e lavori effettuati, avessi chiamato delle ditte esterne, avrei speso meno e terminato i lavori nei giusti tempi (ma lo scopo era di coinvolgere e motivare i miei concittadini ed in particolare la gioventù)
Mi sembra di aver fatto di tutto o almeno il possibile provvedendo a dare assistenza e servizi al paese e a chi ne aveva bisogno, regalando a persone anziane la legna per l’inverno e altro, e mantenendo certe attività anche nel periodo invernale.
Ma sappiamo tutti che ci sono stati vari problemi da privati cittadini, alcuni superati altri no.
I nostri ragazzi hanno fatto un grande lavoro, e il nostro paese, pian piano, è ritornato ad essere più pulito, più accogliente e di questo mi sembra che i risultati siano evidenti a tutti.
Il mio scopo era dare un aiuto a mettere il nostro paese in condizioni adeguate ai tempi, cercando di metterlo in sicurezza , renderlo vivibile e accogliente per i paesani e per i turisti che vengono da fuori, cercando di offrire dei servizi base e minimi per l’accoglienza. Progetto dettato anche dalla mia esperienza imprenditoriale, in quanto vedevo il nostro paese quale possibile sito per trasferire in loco parte della mia attività imprenditoriale, quale l’apertura di un centro studi-scuola con annessi alloggi per la mia clientela che si trova in tutto il mondo (sapendo che avrei portato tanta gente in quasi tutto il periodo dell’anno e il che significa assunzioni, redditi in entrata per tutto il territorio)
Non voglio ostentare ma i miei ingegneri provengono da tutto il mondo e , se propongo loro di venire in Sant’Andrea per corsi, per convegni, meeting, vengono perché io stesso li coinvolgo, pagando loro trasferte, vitto e alloggio.
E’ anche vero che se trovano un ambiente accogliente, pulito con i servizi minimi, stanno volentieri e ci ritornano anche con le loro famiglie e amici ma, se trovano un paese abbandonato a sé stesso, credetemi, preferiscono stare a casa loro, vengono una volta o solo per la festa del Faucion e stop.
Ammetto che questo mio progetto così ampio e coinvolgente a livello Europeo/mondiale non è comprensibile a tutti, anche perché le visioni per un futuro proficuo, non tutti sono in grado di comprenderle.
(non vado oltre perché potrei scrivere 100 pagine di tutto quello che sto preparando come imprenditore nella mia sede, perché farei prima attuarle che a spiegarvele). Oso, però, formulare un semplice concetto – se la gente arriva da ..fuori.. porta economia….dando un impulso positivo alla cittadinanza,
Non serve che ve lo rammenti ma prima di me c’è stato un altro Sant’Andreano, illustre mecenate, Francesco Pallante, e la storia ci insegna che se non si coinvolgono anche i membri della propria famiglia i risultati saranno solo nell’imminente e non nel futuro.
Il Dott. Francesco Pallante ha donato al paese il Municipio, Villa Comunale, la biblioteca ma la sua azienda l’ha ubicata a Lioni ed oggi è a Caserta. Non vi chiedete il questo c’è da riflettere e discutere,
Chiusa parentesi e torniamo a noi.
Dopo il primo periodo di pulizia , nelle quattro zone in cui il paese deve essere suddiviso, ci devono essere 4 cooperative, una per zona, e a queste devono far parte i ragazzi del paese che non hanno lavoro e i ragazzi formati in questi primi anni di lavori.
Queste squadre devono mantenere il decoro, la pulizia nel paese nelle zone comunali e pubbliche e ci deve anche essere un ‘ordinanza del Comune che comunica ai cittadini che i luoghi privati che non sono puliti e tenuti in ordine dai legittimi proprietari saranno puliti dalle cooperative e le spese addebitate ai proprietari. (le multe non servono, ciò che serve è la partecipazione e collaborazione)
Nel periodo autunnale ed invernale invece i ragazzi delle cooperative si dedicano a produrre oggetti tipici e particolari che hanno reso famoso il nostro paese, oggetti in pietra ed in ferro battuto e nel territorio devono creare/formare muratori presso le nuove attività che si sarebbero sviluppate portando anche fuori dal paese il nostro modello di formazione posti di lavoro.
Preciso: nel momento che ci sono ristrutturazioni, nuove costruzioni servono sì muratori ma anche elettricisti, idraulici, falegnami ecc. e la forza lavoro avrebbe avuto la formazione/istruzione per una qualifica e qual’ora non l’avessero avuta, i costi, ovviamente a carico delle aziende che verranno attratte da questo cambiamento.
La riuscita di questo progetto sarebbe stato attuato anche nei paesi limitrofi.
Ecco perché era ed è importante il PROGETTO IRPINIA, il coinvolgimento di tutti i Comuni e Amministrazioni dell’Irpinia (in tre anni ho allacciato degli ottimi rapporti con le
Amministrazioni limitrofe) perché solo se si ha un unico obiettivo e si uniscono le forze è possibile raggiungere la meta.
Ammetto che non sono e non sarò mai un Amministratore Pubblico, sono un imprenditore che prima di investire vuole e deve creare le condizioni ed il gruppo forza lavoro che a seguire, insegnerà ad altri.
La cultura del lavoro viene dal basso non imposto dall’alto.
Se i nostri ragazzi sono stati illusi che, per avere un posto di lavoro e che per emergere servano le raccomandazioni…sono perdenti già prima di iniziare un percorso.
La cultura del posto fisso è per me un’utopia. Attualmente il mercato cambia in modo velocissimo in tutti i settori lavorativi e bisogna essere preparati a tutti i cambiamenti. Ogni paese che sia del nord o del sud offre delle zone industriali per delle attività, ma l’imprenditore che investe vuole che la zona operativa sia inglobata con servizi, pulizia e dove ci si una continuità che è tangibile vedendo chi ci abita in loco.
Non ci vuole molto a capire se c’è un abbandono perché non ci sono le risorse o perché c’è un lassismo o menefreghismo da parte dei cittadini.
Se le condizioni del territorio e delle risorse umane non sono consoni ai progetti dell’imprenditore, l’imprenditore non investe, non rischia tempo e denaro per un ambiente non idoneo e soprattutto a rischio di risorse umane che non hanno maturato una cultura di rispetto anche per il territorio e non provano minimamente a mettersi in…gioco.
Certe opportunità avvengono solo una volta nella vita
Cosa pretendo per continuare il percorso che ho iniziato.
L’amministrazione di oggi, le minoranze e quelle che verranno sposino questo mio progetto di cittadino onorario e appoggino in pieno queste iniziative a cominciare dalla Lettera dei Valori dove tutti si identificano e che firmandola tutti, dico tutti facciano insieme squadra.
Così il paese riparte con una nuova identità di risorgimento.
Se ci sono le condizioni si parte a discutere la Lettera dei Valori in Comune e la si approva inserendola nello Statuto Comunale, una volta adottata non ci saranno più chiacchiere e fastidi da nessuno.
Solo con il nuovo Risorgimento il paese potrà alzarsi ed essere un faro per l’Irpinia e anche per il mondo.
Adottando questo, anche i nostri concittadini emigranti, i loro figli, i nostri genitori i nostri antenati che hanno costruito e fatto crescere questo nostro paese saranno orgogliosi e sono convinto che quelli che oggi sono fuori all’estero o in altre città , si faranno coinvolgere e investiranno i loro sacrifici nella nostra e loro terra e nei i nuovi progetti,
Chiudo con un nodo alla gola, lo, umile cittadino di questo paese, che si è messo a disposizione per voi tutti, Vi Auguro di dar forza alla vostra Coscienza prima di decidere quale strada prendere.
La via maestra è l’unità e se si vuole bene alla propria terra Natia si deve accettare e affrontare qualche dispiacere cercando di essere più sociali, costruttivi e meno litigiosi, trasmettendo alle nuove generazioni il senso del fare, del dovere e del rispetto. Nella differenza delle varie culture, credo che non si debba perdere di vista l’obiettivo finale di crescita morale ed economica di tutti.
Auguri di un proficuo futuro a tutti voi.

VIVA L’ITALIA VIVA L’IRPINIA VIVA SANT’ANDREA

Davide Maraffino